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Carnevale in città: successo per la sfilata dei carri allegorici

Folla e tanto divertimento al carnevale in piazza organizzato dall’Associazione comunali.




Più di 500 figuranti con i loro sgargianti costumi e otto carri allegorici, sotto lo sguardo altero di re Trigol e della regina Fior di Loto, hanno sfilato domenica pomeriggio per corso Vittorio Emanuele e per corso della Libertà sino a piazza Martiri (andata e ritorno) tra due ali di folla entusiasta.

Molti i bambini mascherati che non hanno voluto mancare all’appuntamento e unirsi alla parata, tra coriandoli e stelle filanti lanciati al loro passaggio.

L’Associazione comunali, presieduta da Sergio Olivieri, non solo ha curato l’organizzazione nei minimi particolari ma si è anche premurata di lasciare un ricordo ai tanti gruppi provenienti da fuori provincia che hanno arricchito il carnevale mantovano.

E così, ha messo insieme una competente giuria, presieduta dal regista e storico Riccardo Braglia, direttore artistico del carnevale, per premiare i figuranti che per costumi e sceneggiatura hanno più colpito l’immaginario del pubblico.

Miglior gruppo, con 248 voti, è stato proclamato il comitato Cappello Pozzomoretto di Villafranca (Verona) che ha sfilato con il carro dal titolo «Il conte Dracula e i polli da spennare». Miglior carro è stato giudicato quello della compagnia del Tiratardi di Santo Stefano di Zimella (Verona) dal titolo «Troppi angeli in cielo... Troppi diavoli in terra» che ha totalizzato 260 voti.

Guarda caso, tutte allegorie ispirate al complicato rapporto tra la politica e i cittadini.

Il premio speciale (una scultura in terracotta) è stato assegnato alle Majorettes Magic Stars di Jesolo (Venezia), allegria ordinata e sincronizzata nel ricercato caos carnascialesco.

Applauditi anche tutti gli altri carri allegorici ( ben otto )

Il Presidente Sergio Olivieri:

Con il “Carnevale e Sua Maestà Re Trigol” è nata una vera leggenda.
L’estrosità dei vari carnevali di una certa importanza, però, non annulla la qualità culturale e l’originalità del “Carnevale di Re Trigol” che si richiama a tematiche ambientali e alle tradizioni nostre locali.
Questo, grazie alla nostra sperimentata capacità di trovare il giusto equilibrio tra il “retorico e l’artistico”, ed in questo abbiamo dato vita a trasmettere quella dinamicità, perfettamente consci delle nostre azioni e, soprattutto, capaci di rispondere nel migliore dei modi alle richieste corali di chi vuole incoronare Mantova come la location idonea dei Festival e del richiamo turistico.

C è molto da apprendere e da capacitarsi per tale obiettivo. Chi ha potuto assistere alle varie edizioni precedenti sa di non trovarsi di fronte al solito stereotipo o a una manifestazione che si ripete sempre uguale a se stessa, ma sa di assistere a qualcosa di innovativo, a qualcosa di diverso, accattivante e fantastico.
La bellezza del Carnevale di Mantova, dunque, si pone proprio nel suo modo di essere, nello stesso momento, “morigerato e scanzonato ma anche riflessivo a temi sociali e ambientali ” come la salvaguardia della flora e fauna dei nostri laghi.

Una straordinaria miscela di combinazioni che coniugano la maschera estemporanea quale quella di Re Trigol, simbolo di fantasia artistica, unica maschera in grado di rappresentare realmente la città di Mantova.

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